Che cos’è la Psicoterapia Cognitivo-Neuropsicologica?

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“La psicoterapia è un’esperienza clinica relazionale, attiva e responsabilizzante, che ha l’obiettivo di ripercuotersi nell’esistenza del paziente per orientarla verso una forma migliore” (Liccione, 2019)
La psicoterapia ha l’obiettivo di trasformare i modi di fare esperienza, per pro-gettarsi nel futuro secondo modalità identitarie, autentiche e funzionali al proprio benessere.

Le modalità individuali di soffrire sono comprensibili solo attraverso l’utilizzo di specifiche tecniche e strategie volte a trovare i motivi di quella specifica sofferenza per quella specifica persona. Limitarsi a categorizzarla attraverso un’etichetta diagnostica non dice di questi motivi e non è abbastanza per risolverla (Liccione, 2019).

La Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica (PCN) è una naturale evoluzione della psicoterapia cognitiva. In particolare, quest’approccio coniuga i recenti sviluppi delle neuroscienze, della psicologia dello sviluppo e della psicopatologia in un quadro teorico unitario.

La PCN è un modello di cura della psicopatologia la cui teoria consegue alla mediazione tra i linguaggi specialistici delle discipline che studiano l’uomo in terza persona, e quindi adottano il metodo della scienza naturale (psicologia sperimentale, psicologia dello sviluppo, psicopatologia, neuroscienze ecc.), e quelle che studiano l’essere umano attraverso i suoi propri modi esistenziali, siano essi esperienziali o narrativi (approccio in prima persona).

Lo studio dell’essere umano in prima persona, come individuo e non come cosa o processo, consegue anche al fatto che lo psicoterapeuta si trova ogni volta a curare un paziente la cui patologia risulta comprensibile soltanto a partire dalla sua specifica storia di vita, e dagli specifici accadimenti esistenziali, siano essi frutto di accidenti organici oppure motivi psicologici.

Neuro-psicologico è il metodo per realizzare la traduzione tra i diversi linguaggi specialistici dell’area biologica e di quella psicologico/fenomenologica.

La psicoterapia secondo approccio cognitivo neuropsicologico è un percorso attivo, responsabilizzante e responsabilizzato, che si traduce in nuovi concreti orizzonti esistenziali.

L’obiettivo è stare bene fin da oggi, in vista un domani identitario e possibile.

Per fare ciò, il colloquio clinico viene condotto secondo una strategia peculiare, detta ermeneutica, che rispetta i significati che emergono dalla narrazione della storia di vita e che come tali appartengono alla persona e non sono frutto di interpretazione unilaterale del terapeuta.

Attraverso strategie e tecniche specifiche, scientificamente valide ma personalizzate, è possibile definire in modo condiviso obiettivi realistici e strategie alla portata, nonché di valutare i risultati ottenuti.

Dal punto di vista della PCN, quindi, per affrontare una situazione critica o problematica bisogna lavorare, grazie ad una salda ed attiva collaborazione tra paziente e terapeuta, sui contesti del presente e sulla costruzione di possibili e potenziali scenari futuri.

Si utilizzano strumenti e metodologie utili per monitorare le esperienze nel corso del tempo e facilitare la presa di coscienza degli eventi emotivamente più significativi.

L’obiettivo principale dell’intervento psicoterapeutico è rendere la persona autonoma e capace nel riposizionarsi nei contesti critici. “Curare” in PCN significa aiutare ad imparare a gestire in autonomia le esperienze critiche della vita quotidiana, aumentando così l’autostima e la fiducia nelle proprie risorse e capacità personali.

Per saperne di più:

http://www.slop.it/assets/razionale-teorico.pdf