Assertività: un’abilità fondamentale per le neo madri.
La maternità è un’esperienza di vita emotivamente e fisicamente impegnativa che può mettere a dura prova il benessere psicologico della donna e dell’intero nucleo familiare. La sofferenza di un membro del sistema familiare infatti ha ripercussioni su tutti gli altri, in particolare sul neonato e sul suo sviluppo. Ecco l’importanza di promuovere il benessere psicologico materno,
incrementando e rafforzando fin da subito i fattori di protezione. Tra questi compare senza dubbio il supporto sociale. Quest’ultimo dipende dall’ampiezza della rete sociale di riferimento e, in particolare, dalla qualità delle relazioni presenti al suo interno: un supporto sociale adeguato è sensibile e rispettoso dei bisogni della donna.
Riconoscere dall’esterno i bisogni altrui non è affatto facile, a maggior ragione se ci troviamo davanti a una neo madre che porta con sé necessità del tutto nuove. Può capitare infatti che persone vicine alla donna provino a offrile, in buona fede, un aiuto che però non risponde alle sue esigenze momentanee: un’amica che, per esempio, va a trovarla in un momento non
appropriato.
È fondamentale allora che una madre riesca a chiarire all’altro le sue reali necessità e, a tal fine, l’assertività risulta fondamentale.
Cos’è l’assertività e perché può essere utile per le madri?
L’assertività è descritta come il comportamento che si posiziona a metà tra la passività e l’aggressività. Una persona con uno stile passivo non riesce mai a portare a galla i propri
bisogni e mette al centro quelli degli altri. Tale comportamento può portare la persona a sperimentare emozioni di rabbia e frustrazione che possono minare la sua capacità di stare bene con l’altro.
Davanti ad un’amica che viene a trovarci in un momento poco opportuno, la madre con uno stile passivo non comunica la sua stanchezza o il suo bisogno di stare sola, provando emozioni negative che le impediscono di godere dell’aiuto ricevuto.
Una persona aggressiva considera invece solo i propri bisogni e non tiene minimamente in considerazione quelli degli altri. Tale comportamento spesso porta a scontri relazionali che alimentano emozioni di rabbia, collera e senso di colpa. Una madre con uno stile aggressivo può, per esempio, comunicare aspramente e poco delicatamente ad un’amica di non apprezzare la sua visita, influenzando negativamente la sua capacità di stare in relazione.
Infine una persona assertiva riconosce ed esprime i propri bisogni e le proprie emozioni, tenendo in considerazione il punto di vista dell’altro e proponendo pertanto soluzioni che possano andare bene ad entrambe le parti.
Una madre con uno stile assertivo quindi, davanti ad una visita indesiderata, può ringraziare e comunicare il suo bisogno di riposare, proponendo all’amica di ritornare in un altro momento.
In tal modo l’assertività può costituire una competenza molto utile per le madri, in quanto permette loro di esprimere efficacemente le proprie necessità e istaurare così relazioni profonde e autentiche in cui trovare il supporto desiderato.
È possibile imparare ad essere più assertivi?
L’assertività non è innata e, come tutte le abilità, può essere appresa e utilizzata da tutte le madri e, più in generale, da tutti i genitori; la terapia cognitiva comportamentale è estremamente utile al riguardo, in quanto prevede diverse tecniche applicative volte proprio ad acquisire ed incrementare tale competenza.
Decidere di intraprendere un percorso non è affatto un segno di debolezza, ma una preziosa occasione per prendersi cura del proprio benessere psicologico e, quindi, del proprio ruolo genitoriale.